L’assemblea generale delle Nazioni Unite istituisce la Conferenza di Alto Livello delle Nazioni Unite sul Disarmo Nucleare nelle date comprese fra il 14 e il 16 marzo 2018. I leader di PNND fanno appello ai vari governi perché partecipino all’iniziativa.
Con l’aumentare delle tensioni fra Corea del Nord e Stati Uniti e relativa minaccia di un conflitto nucleare, la scorsa settimana le Nazioni Unite hanno fatto appello ai leader del mondo perché si riuniscano sotto l’egida di una Conferenza di Alto Livello (simile ai summit delle Nazioni Unite) per ridurre i pericoli nucleari e spianare la strada al disarmo nucleare.
In una risoluzione adottata il 1° novembre dal Primo Comitato dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sono state stabilite le date ed il mandato generale per una Conferenza di Alto Livello sul Disarmo Nucleare. Il principale obiettivo della conferenza - la quale avrà luogo presso le Nazioni Unite a New York dal 14 al 16 marzo 2018 - è di avanzare misure efficaci per la riduzione del rischio nucleare ed il disarmo.
La risoluzione intende ricordare agli stati armati di armi nucleari che i medesimi hanno già avallato l’iniziativa che prevede l’eliminare dei pericoli nucleari elaborata durante l’ultima conferenza internazionale, nonostante questa non sia stata di fatto realizzata. La risoluzione fa inoltre appello all’istituzione di una convenzione sulle armi nucleari, un accordo globale che coinvolgerebbe gli stati muniti di armi nucleari ed istituirebbe un processo solido e verificato per la proibizione ed eliminazione delle armi nucleari.
I leader di PNND accolgono la decisione delle Nazioni Unite
’I parlamentari appartenenti alle diverse forze politiche hanno fatto appello ai governi affinché facciano un passo indietro rispetto l’abisso nucleare’ dichiara la parlamentare Christine Muttonen (Austria), Presidente dell’Assemblea dell’Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa (OSCE) e Copresidente di PNND. ‘Questo include l’adozione di politiche che si oppongano all’impiego di armi nucleari, la partecipazione alla Conferenza di Alto Livello delle Nazioni Unite sul Disarmo Nucleare - 2018, nonché il sostegno ai negoziati delle Nazioni Unite sul disarmo nucleare. Siamo pronti a sostenere i governi del mondo in questa iniziativa di vitale importanza’.
L’Assemblea Parlamentare dell’OSCE - la quale include i parlamentari di Francia, Russia, Gran Bretagna, Stati Uniti e altri 52 membri dell’OSCE - ha adottato nel 2016 e 2017 le dichiarazioni facenti appello ai membri dei rispettivi governi in modo che le misure sul disarmo vengano impiegate. Le dichiarazioni fanno specificamente appello a: ‘tutti gli stati dell’OSCE perché partecipino alla conferenza del più alto livello sul disarmo nucleare, coinvolgendo i parlamentari e le loro delegazioni in quanto sostenitori dell’adozione di politiche per la riduzione del rischio nucleare nonché di misure sulla trasparenza dei processi di disarmo nucleare’.
‘Le risorse umane ed economiche attualmente impiegate per la produzione di armi nucleari - più di 100 miliardi di dollari l’anno - rappresentano uno spreco e potrebbero essere utilizzate per generare lavoro, sostenere le energie rinnovabili, proteggere l’ambiente e implementare gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals: SDGs)’ sostiene il parlamentare Saber Chowdhury, Presidente Onorario dell’Unione Interparlamentare (IPU) e Copresidente di PNND. ‘La conferenza delle Nazioni Unite fornisce un’opportunità unica di istituire un impegno congiunto che possa allontanare alcune delle risorse sopra menzionate dalle armi nucleare e dalla dipendenza dalle stesse’.
PNND si è unita al Consiglio sul Futuro Globale (World Future Council: WFC) e al Dipartimento per la Pace Internazionale (International Peace Bureau: IPB) per lo sviluppo del progetto chiamato ‘Spostare gli Investimenti dalle Armi Nucleari’, una campagna globale riguardante i finanziamenti legati alle armi nucleari e la connessione fra disarmo nucleare e raggiungimento degli SDGs.
‘I paesi non in possesso di armi nucleari hanno già assunto un ruole di punta nell’adozione del trattato sulla proibizione delle armi nucleari’ afferma Alyn Ware, Coordinatore Globale di PNND. ‘Ci aspettiamo che il numero di paesi firmatari del trattato possa crescere da 53 a 100 prima che la prossima Conferenza delle Nazioni Unite abbia luogo. Ciò darà grande sostegno al movimento globale per il disarmo nucleare’.
Il 16 ottobre 2017 a San Pietroburgo, PNND e IPU - schierati a fianco dei comitati delle Nazioni Unite per la Pace e Sicurezza Internazionale - hanno organizzato una sessione speciale durante la 137esima Assemblea IPU per incoraggiare i parlamentari a collaborare coi rispettivi governi perché firmino la ratifica del trattato, sostengano la Conferenza di Alto Livello delle Nazioni Unite e prendano parte alle azioni sottolineate dal Piano d’Azione Parlamentare per un Mondo Libero da Armi Nucleari.
‘Nove nazioni in possesso di armi nucleari continuano a minacciare il mondo e la sua integrità’, sostiene Jonathan Granoff, Membro del Consiglio di PNND e Rappresentante delle Nazioni Unite per il Segretariato del Summit Mondiale per i Premi Nobel per la Pace. ‘Anche se 120 stati non in possesso di armi nucleari hanno negoziato il trattato per l’abolizione di dette armi, gli stati in possesso di armi nucleari rimangono fermi sulla propria posizione. E’ giunto il momento che i leader si uniscano sotto l’egida della conferenza di alto livello per discutere delle misure per ridurre le minacce nucleari ed iniziare il processo collettivo e universale di eliminazione delle armi nucleari’.
‘Gli stati armati di armi nucleari mettono in pericolo non solo se stessi ma anche il mondo intero a causa dei loro arsenali pronti all’uso e delle politiche di primo impiego’, afferma il parlamentare Bill Kidd, Copresidente del Gruppo Multipartitico del Parlamento Scozzese sul Disarmo Nucleare nonché Copresidente di PNND. ‘Queste armi, incluse quelle schierate in Scozia dalla Gran Bretagna, fanno di noi un potenziale bersaglio di armi nucleari, piuttosto che generare deterrenza. La conferenza delle Nazioni Unite fornisce l’opportunità ai governi in possesso di armi nucleari di comprendere come un mondo senza armi nucleari sarebbe maggiormente sicuro per tutti’.
‘La conferenza delle Nazioni Unite fornisce l’opportunità alla Gran Bretagna ed agli altri stati in possesso di armi nucleari di procedere nello sviluppo di misure sul disarmo alle quali i medesimi hanno già aderito durante le conferenze sul Trattato di Non Proliferazione senza però implementarle’, sostiene la Baronessa Sue Miller, Membro della Camera dei Lord britannica e Copresidente di PNND. ‘Il Primo Ministro Theresa May dovrebbe presenziare alla conferenza del 2018 e lavorare a fianco dei propri colleghi appartenenti agli altri stati in possesso di armi nucleari per adottare misure concrete sul disarmo’.
‘Paesi come il Canada, i quali si trovano legati ad estese relazioni di deterrenza con gli altri stati, hanno il dovere di ridurre la dipendenza da armi nucleari e sostenere misure efficaci per il disarmo’, afferma il Dottor e parlamentare Hedy Fry, Membro dei Parlamentari per il Centro di Vancouver (Canada), Copresidente di PNND Canada e Rappresentante Speciale sulle Questioni di Gender all’Assemblea Parlamentare dell’OSCE. ‘La Conferenza di Alto Livello delle Nazioni Unite fornisce l’opportunità per raggiungere i suddetti risultati’.
‘La serie di conferenze sull’impatto umanitario delle armi nucleari ospitata da Norvegia, Messico ed Austria ha dimostrato come anche il minimo utilizzo di equipaggiamenti nucleari possa incidere in maniera catastrofica su persone, ambiente ed economia, senza contare i danni causati a città e popolazioni di tutto il mondo’, dice Thore Vestby, Vicepresidente di Sindaci per la Pace e membro di PNND Norvegia. ‘I sindaci responsabili della sicurezza delle proprie città sono invitati ad unirsi per sostenere il disarmo nucleare durante la Conferenza di Alto Livello del 2018 assieme ai parlamentari e ai rappresentanti della società civile’.
‘Dubito il silenzio e vecchie posizioni politiche possano risolvere il temibile pericolo costituito dagli arsenali di Russia e Stati Uniti nonché le tensioni con Nord Corea, India o Pakistan’ afferma Mr Granoff. ‘E’ giunto il momento che i leader del mondo si uniscano durante la conferenza di alto livello, scartando ogni possibilità di guerra nucleare ed impegnandosi a negoziare il processo di raggiungimento di un mondo libero da armi nucleari, un compito già ben descritto nel Trattato di Non Proliferazione Nucleare’.
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