PNND ha partecipato ad una conferenza sul disarmo nucleare. Il Papa ha colto l’occasione per denunciare il possesso di armi atomiche. - 12 novembre 2017
I rappresentanti di PNND si sono uniti a leader spirituali, premi Nobel per la pace, delegati governativi, funzionari delle Nazioni Unite, studiosi e rappresentanti non governativi alla conferenza internazionale sul disarmo nucleare, intitolata Prospetti per un mondo libero dalle armi nucleari e disarmo integrale, tenuta dalla Santa Sede in Vaticano il 10 ed 11 di novembre 2017.
In un discorso ai partecipanti, Papa Francesco ha denunciato il possesso di armi nucleari – un’affermazione che sembra allontanare la Chiesa Cattolica dalla sua posizione di accettazione condizionale (e temporanea) della dottrina sulla deterrenza nucleare.
Il Papa ha detto che “l'umanità’ non può’ permettersi di ignorare gli effetti catastrofici che l’impiego di una qualsiasi arma atomica avrebbe sull’uomo e sull’ambiente. Se consideriamo inoltre il rischio di una detonazione casuale come il risultato di un errore umano, gli arsenali nucleari devono fermamente essere condannati”.
Alyn Ware, Coordinatore Globale di PNND, coordinatore di Abolition 2000 Interfaith working group e partecipante alla conferenza, ha asserito che l’iniziativa del Papa riguardo il disarmo nucleare deve essere lodata, celebrata e supportata. “Ciò’ dovrebbe dare alle persone di tutte le religioni – ed anche a quelle laiche – una nuova speranza e dovrebbe ispirarle ad attivarsi per il disarmo nucleare”.
Papa Francesco non ha criticato apertamente leader mondiali come il Presidente americano Donald Trump, il quale ha apertamente minacciato di usare armi atomiche in una guerra contro la Corea del Nord qualora essa non dovesse interrompere il suo programma nucleare.
Ciononostante, il Papa ha aggiunto che “le relazioni internazionali non possono rimanere ostaggio della forza militare, di mutue intimidazioni e dell’ostentazione degli arsenali militari. Le armi di distruzione di massa, e le armi atomiche in particolare, creano una sensazione di sicurezza solamente illusoria. Esse non possono costituire la base per una coesistenza pacifica della famiglia umana”.
Se da una parte i papi precedenti si sono espressi fortemente a favore dell’abolizione delle armi nucleari, dall’altra essi hanno sempre garantito al sistema basato sul deterrente atomico una condizionata accettazione morale. Per esempio, nel giugno del 1982 Papa Giovanni Paolo II disse in un messaggio all’ONU che il sistema di deterrenza atomica poteva essere giudicato “moralmente accettabile” in quanto costituente “un passo avanti verso un progressivo disarmo”.
Benedetto XVI aveva invece condannato il possesso e la minaccia dell’uso di armi atomiche proprio come Papa Francesco, ma non era mai stato così attivo sull’argomento.
I vertici di PNND hanno cooperato per anni con i leader Cattolici della Santa Sede sul tema del disarmo nucleare e dell'immoralità’ delle armi atomiche.
Douglas Roche, fondatore di PNND e partecipante alla conferenza del 10-11 novembre, e’ stato per anni Consigliere Speciale presso la Santa Sede nell’area del disarmo e della sicurezza. Nel 1995, Papa Giovanni Paolo II gli conferì per i suoi servizi la Medaglia Papale e nel 1998 la Santa Sede lo nominò Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno.
Jonathan Granoff, membro del Concilio Globale di PNND e Presidente dell’Istituto Globale per la Sicurezza, ha co-organizzato assieme alla Santa Sede ed all’ufficio dell’ONU una serie di eventi sulla “bussola morale”. Questi eventi sono incentrati non solo sull'immoralità dell’uso delle armi nucleari, ma anche per quanto concerne il possesso.
Il Signor Granoff, che svolge le suo funzioni come rappresentante dell’ONU presso il Segretariato del Convegno Mondiale dei Premi Nobel, e la Presidente del Segretariato Ekaterina Zagladina, hanno tenuto nel programma televisivo TV2000 della TV Vaticana una presentazione in prima serata spiegando l’importanza storica di questo nuovo orientamento della Santa Sede.
PNND si e’ anche assicurato il supporto di numerosi leader cattolici riguardo a “Un Mondo Libero dalle Armi Nucleari: il nostro Bene Comune”, un comunicato congiunto di legislatori e leader religiosi.
Ne fanno parte il Cardinale Raymundo Damasceno Assis (Arcivescovo di Aparecida (Brasile) e Coordinatore del Concilio dei Leader Religiosi dell’America Latina e dei Caraibi), il Vescovo Oscar Cantú (Presidente del Comitato Internazionale per la Pace e la Giustizia e della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti d’America), Marie Dennis & Bishop Kevin Dowling (Co-Presidenti di Pax Christi International), H.E. John Cardinal Onaiyekan (Arcivescovo di Abujae Co-Moderatore di Religions for Peace e dell’African Council of Religious Leaders) e Mitsuaki Takami (Arcivescovo cattolico di Nagasaki).
I firmatari del comunicato “condannano le armi nucleari in quanto rappresentano un pericolo per l'umanità’, contravvengo ai nostri principi morali, violano la legge internazionale, minacciano il benessere delle generazioni presenti e future” ed “invitano i leader mondiali ad impegnarsi per il disarmo nucleare e per rimpiazzare il sistema del deterrente atomico con una strategia di sicurezza internazionale condivisa”.
Nel giugno 2017, un comunicato congiunto a supporto dei negoziati per la bozza dell’Accordo sulla Proibizione delle Armi Nucleari e’ stato presentato alle Nazioni Unite. Il prossimo anno verrà’ presentato all’Alta Conferenza delle Nazioni Unite per il Disarmo Nucleare, con il fine di incoraggiare i vari governi ad adottare misure significative per il disarmo nucleare durante la conferenza stessa.
I leader cattolici hanno anche cooperato con PNND e Religioni per la Pace per la stesura della Guida per Leader Spirituali e Comunità’ per il Disarmo Nucleare.
La guida, rilasciata alla conferenza internazionale di Vienna nel 2013 dove hanno partecipato oltre 600 leader spirituali, include un numero di comunicati sulle armi atomiche da parte di leader cattolici come Papa Benedetto XVI, l’Arcivescovo Francis Chullikat (Osservatore Permanente all’ONU per la Santa Sede) e la Conferenza degli USA dei Vescovi Cattolici.
“Una persona può’ solo incoraggiare le iniziative della comunità’ internazionale per assicurare un disarmo progressivo ed un mondo libero dalle armi atomiche, la cui sola presenza basta a minacciare la vita sul pianeta ed lo sviluppo delle generazioni correnti e di quelle che devono ancora venire”.
Papa Benedetto XVI. Citato nella Guida per Leader Spirituali e Comunità’ per il Disarmo Nucleare.
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